Sezione Tennis

Il Tennis in Valle Sabbia

I PRIMI ESPERIMENTI – Il primo tentativo di fondare una Federazione del tennis italiano lo si deve a Gino De Martino, nel 1894. Fu un esperimento infruttuoso, minato dai particolarismi dei diversi circoli affiliati. Solo sedici anni più tardi, grazie a Piero Antinori, eletto primo presidente della FILT, fu possibile far decollare l’iniziativa.

NASCE LA FIT – La Federazione Italiana Tennis, acronimo FIT, si costituisce definitivamente, infatti, il 18 maggio 1910, a Firenze, con 26 circoli affiliati, sotto la presidenza del marchese Pietro Antinori. La denominazione iniziale fu di Federazione Italiana Lawn Tennis ma la parola “lawn”, prato, cadde successivamente con le variazioni allo Statuto apportate nel 1946.

MISSION – La FIT ha per scopo la regolamentazione, lo sviluppo e la propaganda del tennis in Italia. “L’attività della FIT”, è scritto nello Statuto, “è estranea ad ogni influenza di religione, di politica e di razza. La durata della FITè illimitata e la sua sede in Roma”. Precisamente nel Palazzo delle Federazioni, a viale Tiziano, numero 74.

ORGANI E FUNZIONAMENTO – La FIT, come tutte le Federazioni sportive nazionali riconosciute, aderisce al Coni, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, e, insieme con le altre Federazioni Tennis alla ITF, la Federazione Internazionale. Quattro gli organi centrali della FIT: l’assemblea generale che si riunisce ogni due anni (non oltre il 31 marzo) ma che può essere convocata anche in via straordinaria tramite la richiesta del 50 per cento più una delle associazioni aderenti, quindi il presidente che dura in carica quattro anni e può essere rinominato, il consiglio direttivo e il collegio dei revisori dei conti.
Queste ultime tre cariche sono determinate dalla stessa assemblea generale.

FUNZIONI – Ovviamente spetta alla FIT l’organizzazione di tutte le manifestazioni tennistiche in Italia e la composizione delle squadre per le manifestazioni internazionali, coppe ed Olimpiadi. Per statuto i dirigenti della FIT devono essere dilettanti, cioè non possono percepire stipendio per la loro attività in seno al tennis. La FIT è rappresentata in sede regionale dai Comitati, uno per ogni regione italiana.